EMISSIONI CO2, QUANTO COSTA CREARE UN BOSCO

L’investimento oscilla tra i 14mila e i 23mila euro a ettaro considerando progettazione, impianto e manutenzione.

Dai boschi non solo interventi a supporto dell’ambiente ma anche risorsa economica. Che ci sia da impiantarne uno nuovo o curarne uno esistente non fa molta differenza. Dietro c’è sempre impegno, pazienza ma anche una buona dose di investimenti perché gli alberi e l’ambiente circostante hanno bisogno di cure e attenzioni. Per creare in Italia un nuovo bosco con un progetto definito standard, considerando la progettazione, l’impianto e la manutenzione, l’investimento oscilla tra i 14 mila e i 23 mila

euro a ettaro. La cifra è destinata a salire sino ad arrivare a 38 mila euro se si guarda a un bosco progettato scientificamente e in grado di soddisfare i criteri di multifunzionalità nonché i più alti standard qualitativi internazionali rispetto ai benefici restituiti all’uomo. È quanto emerge dall’analisi effettuata dell’Università di Padova, specializzata in consulenza ambientale.

Il Percorso

Il percorso è articolato e parte dalla progettazione per continuare con la preparazione del terreno cui seguono l’impianto e la manutenzione per finire con la gestione. È necessario identificare, già in fase di progettazione, quali funzioni un bosco possa fornire e quali, in particolare, valorizzare e incoraggiare mediante opportuni interventi in campo. I boschi sanno infatti essere molto generosi, offrendo una pluralità di benefici attraverso la loro multifunzionalità. Crescendo, gli alberi catturano anidride carbonica e la fissano sottoforma di carbonio nel legno di fusti e rami, nonché nelle radici e nel suolo. Quello stesso carbonio rimane bloccato, in cassaforte, nei manufatti in legno usati per impieghi duraturi, ad esempio in edilizia.

Non solo: Oltre a ciò, i boschi contribuiscono a regolare il ciclo dell’acqua, favorendo l’infiltrazione e la ricarica delle falde che forniscono acqua a uso potabile o irriguo. Ancora, possono fornire protezione contro fenomeni di dissesto idrogeologico: frane, valanghe, caduta massi, inondazioni. Senza dimenticare il valore estetico giacché contribuiscono ad arricchire esteticamente e caratterizzare i nostri paesaggi e a fornire opportunità ricreative, di svago, educative e culturali.