Sviluppo sostenibile nelle scuole, il ministero dell’Istruzione e ASviS si uniscono

Decine, forse centinaia, di migliaia. Non c’è un ordine di grandezza delle offerte di lavoro Linkedin (e non solo…) per figure come “sustainability manager” e “officer”, “energy manager” e tutti i cosiddetti “lavori verdi” afferenti all’ampio settore della sostenibilità (ambientale e non solo).

Non è un caso che di recente Unioncamere-Anpal ha sottolineato come per tre ingressi su quattro le imprese richiedano “green skills”, competenze settoriali come l’attitudine al risparmio energetico alla cura della sostenibilità ambientale.Mestieri e competenze molto specialistiche che oggi, però, sono ad alto tasso di “mismatch”: la domanda non è infatti soddisfatta dall’offerta, essendo ancora troppo pochi i corsi di laurea e i percorsi formativi che preparano i giovani a lavorare su queste traiettorie.

Sono molteplici gli appelli a fondare (o rifondare), dal basso, una vera e propria cultura dello sviluppo sostenibile, indispensabile – tra l’altro – per una piena realizzazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. E non c’è posto migliore dove far sbocciare questo nuovo approccio se non dalle nostre scuole: un recente passo avanti in questa direzione è quello compiuto con il nuovo protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim) e l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) che ha l’obiettivo di inserire (nel prossimo triennio) l’educazione allo sviluppo sostenibile nei curricoli di ogni ordine e grado.

Come? Agendo su due direttrici: da un lato, formando gli studenti, a cominciare dall’insegnamento dell’educazione civica, valorizzando i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (Pcto), nonché lo studio delle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics).

Dall’altro, educando i docenti – anche con l’accesso gratuito al portale “Scuola 2030: educazione per la creazione di valore”, e nello specifico al corso e-learning di ASviS “L’Agenda 2030 e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile” – e assicurandosi quindi che i “temi green” diventino una priorità strategica della loro formazione “continua” e che possano trasmetterli ai loro allievi.


Sottoscritto dal ministro Giuseppe Valditara e dal Presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini, l’accordo prosegue una collaborazione avviata tra le due istituzioni già nel 2016 che, negli anni, ha consentito di diffondere e valorizzare l’Agenda 2030 dell’Onu nel sistema educativo italiano, in linea con le raccomandazioni dell’Unesco e dell’UE applicando la legge 92/2019 sull’educazione civica, oltre che la nostra Costituzione che, dopo la modifica dello scorso anno, menziona tra i suoi principi fondamentali anche la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni. Anche di quelle che devono ancora nascere.